È il momento disperato in cui si scopre che quest'impero che ci era sembrato la somma di tutte le meraviglie è uno sfacelo senza fine né forma, che la sua corruzione è troppo incancrenita perché il nostro scettro possa mettervi riparo, che il trionfo sui sovrani avversari ci ha fatto eredi della loro lunga rovina. 
ITALO CALVINO “Le città invisibili”

Tini e l'incompatibilità

L’intercessione parlamentare denominata “Decreto del Fare” provoca la resurrezione politica del Lazzaro di S. Donato.

Da un recente sondaggio promosso  da un noto storico locale, il Sorci cittadino risulta fra i candidati favoriti all’aggiudicazione del “Premio Attila”, ovvero un riconoscimento che verrà consegnato a chi sul territorio ha provocato le maggiori nefandezze. All’attivo  dell’ ex amministrazione capeggiata dal Re degli Unni  ricordiamo:

- la Casa di Riposo sui terreni dell’Agraria,
- l’approvazione del progetto di ritombatura del Giano, 

- il famoso "buco del sorcio" sulle mura storiche, con rampa in "tronchi alla tirolese" che porta dal parcheggio sotto il torrione di San Lorenzo ai vicoli del Piano, 

- il Buzzigo Mingarelli per la “monnezza” davanti alle Poste, inutilizzato e attualmente mascherato da info Point per i turisti, 

- l’edificio orribile in Corten e vetro davanti al Comune, a ridosso delle mura storiche. 

Ma questi sembra siano solo alcuni degli orrori......